Se c’è una cosa che il mio lavoro (e la vita) mi hanno insegnato è che non esiste un solo modo di interpretare l’idea di famiglia o genitorialità. Ci sono tante sfumature dell’essere genitore, ma anche di sentirsi figlia o figlio.
Ma ci sono al tempo stesso sentimenti universali.
“Il viaggio di Blastociccio” di Paola Russo (ed. Rotas 2019) racconta con delicatezza – anche grazie al dono delle illustrazioni di Clara Esposito – sentimenti comuni: la pazienza nel custodire un sogno e un’attesa, il bisogno di sentirsi chiamati per nome e di sentirsi amati.
Ci sono scelte che possono o meno essere condivise, diversi sentieri da percorrere.
Ma la strada del pinguino Blastociccio è la stessa che ciascuno di noi compie per arrivare a quel luogo in cui potersi sentire a casa. Ci sono diversi punti di partenza e si può arrivare a un bosco oppure a un igloo, ma casa è innanzitutto dove ci sono delle braccia pronte ad accogliere e sorrisi pronti a schiudersi.
“Il viaggio di Blastociccio” è allora una storia ma anche tante storie perché, come spiega l’autrice, “tutte le storie si possono raccontare”.
E questo pinguino ce lo ricorda con attenzione e dolcezza.
“Il viaggio di Blastociccio”
di Paola Russo
Illustrazioni di Clara Esposito
Editrice Rotas Barletta 2019
Formato 22×22
44 pagine libri
Consigliato dai 5 anni in su